La scorsa notte le persone recluse nel CPR di Gradisca, e in sciopero della fame da alcuni giorni, hanno fatto sentire ancora una volta la loro rabbia e disperazione, appiccando degli incendi in varie celle.
Per reprimere la protesta sono intervenuti rinforzi di polizia ed esercito, e i vigili del fuoco sono accorsi per spegnere le fiamme alle 21, 22, a mezzanotte e alle 2 di notte. A bruciare sono stati arredi, materassi e lucernai di plastica, e alcune celle sono state danneggiate. L’altro ieri sera la persona positiva al coronavirus, portata nel lager il 19 marzo da Cremona e messa in isolamento secondo le autorità, aveva subito un aggravamento, con febbre alta, ed era stata ricoverata all’ospedale di Cattinara.
A quanto risulta, anche alcuni agenti sono stati messi in quarantena, ma nulla si è fatto per
le altre persone recluse nel CPR.