Nei mesi scorsi avevamo rilanciato l’appello delle reti antirazziste europee ad opporsi alle megaretate previste dall’operazione “Mos Maiorum” ( 1 – 2 – 3 ).
Il 23 Gennaio il sito statewatch.org ha pubblicato il report finale dell’operazione, che traduciamo di seguito.
Più di 19.000 persone sono state arrestate durante “Mos Maiorum”, l’operazione congiunta di polizia e guardie di frontiera avvenuta in tutta Europa nell’arco di due settimane nell’ottobre 2014.
Una copia del report finale è stata resa pubblica ed evidenzia che più di un quarto delle persone fermate erano siriane.
Il documento, redatto dalle autorità italiane, riporta che “le persone di nazionalità siriana sono state quelle più individuate come migranti irregolari (5088), seguite da afgani (1466), kosovari (1196), eritrei (1116), somali (641) e albanesi (587)”.
11.046 persone hanno fatto richiesta d’asilo “durante o dopo essere state intercettate”.
Il report contiene statistiche dettagliate, tra le quali:
“Durante la realizzazione dell’operazione congiunta ‘MOS MAIORUM’, sono stati riscontrati un totale di 6002 reati (1538 alle frontiere esterne e 4464 in quelle interne), con un totale di 19234 migranti irregolari intercettati.
“In particolare, come risulta dalla Tavola 1, 9890 migranti irregolari sono stati intercettati nelle frontiere esterne , mentre 9344 sono stati trovati nelle frontiere interne.” (p. 7-8)
“(…) un totale di 257 persone sono state arrestate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: 53 alle frontiere esterne e 204 in quelle interne.” (p. 19)
Il numero di “catture” è circa il doppio di quanto riportato per l’Operazione Perkunas, che ha avuto luogo durante i mesi di settembre e ottobre del 2013, e circa il quadruplo di quelli dell’Operazione Afrodite, dell’ ottobre/novembre 2012.
Secondo il report, tutti gli stati membri UE hanno partecipato a MOS MAIORUM, eccetto Croazia, Grecia e Irlanda.
Hanno partecipato all’operazione anche la Norvegia e la Svizzera, e Frontex “ha supportato le autorità italiane fornendo uno studio analitico dei dati riguardanti l’attraversamento illegale delle frontiere esterne europee”.
Il report non certifica il numero di agenti di polizia e di guardie di frontiera coinvolte nell’operazione. Nessuno dei report disponibili riguardo le precedenti operazioni di questo genere contiene cifre del genere.
In numeri: Mos Maiorum e le operazioni precedenti: [1]
• Mos Maiorum, ottobre 2014: due settimane, 27 stati, 19,234 fermi
• Perkunas, settembre-ottobre 2013: due settimane, 25 stati, 10,459 fermi
• Aphrodite, ottobre-novembre 2012: due settimane, 28 stati, 5,298 fermi
• Hermes, 2010: durata non conosciuta, 22 stati (coinvolti AQUAPOL, TISPOL, RAILPOL), 1,900 persone fermate.
Preoccupazioni sui diritti umani
Il report rimarca che a tutti gli Stati Membri coinvolti era stato chiesto di “portare avanti tutte le attività in modalità che rispettassero pienamente la dignità umana; di mantenere il più alto standard di condotta etica, professionalità e diritti umani; evitare trattamenti discriminatori… prendersi cura, nel corso delle operazioni, delle necessità speciali di gruppi vulnerabili…”
Ad ogni modo, non è certo che gli agenti di polizia e le guardie di frontiera che partecipavano alle operazioni abbiano osservato le richieste di “pieno rispetto della dignità umana” e “evitato trattamenti discriminatori”.
Le testimonianze raccolte dal progetto “Map Mos Maiorum!“, organizzato per monitorare il lavoro delle forze dell’ordine durante l’operazione, riportano:
“La Polizia Nazionale sta fermando le persone soltanto in base al colore della loro pelle (tutti neri)” Saragoza, Spagna
“2 macchine della polizia sono all’angolo tra Urbanstrasse / Kottbusserdamm e fermano le auto “a caso”, ovviamente secondo un profilo razziale. Più volanti del solito sorvegliano l’area.” – Berlino, Germania
“La polizia non ha controllato le varie camere ma hanno controllato i passaporti di chi faceva colazione in cucina, dicono che stanno cercando i rifugiati (persone dall’Afghanistan e dalla Siria)” Plovdiv, Bulgaria
“Forze speciali della polizia alla stazione centrale. Quando gli è stato chiesto cosa stessero facendo, hanno risposto che cercavano rifugiati illegali con la “pelle scura”.” – Germania
“A Grenoble, a mezzogiorno, circa 20 persone sono state arrestate nell’area intorno la stazione ferroviaria, ammanettate e poi portate alla stazione di polizia. C’erano molti controlli d’identità nella stessa zona, condotti da circa 20 poliziotti con i cani.” – Stazione di Grenoble, Francia
Sebbene la maggior parte delle testimonianze mandate a “Map Mos Maiorum!” non sono state “verificate”, è del tutto evidente che la maggior parte dei reclami segnalava le modalità discriminatorie e “razziste” con cui sono stati effettuati i controlli.
Attenzione mediatica
Il rapporto dice anche:
“Per ragioni sconosciute, le Operazioni coordinate di “MOS MAIORUM” hanno catturato l’attenzione dei mass media che l’hanno descritta come un’operazione atta ad arrestare i/le migranti anche se il suo scopo era di identificare le reti criminali che facilitano la migrazione irregolare e monitorare le rotte più utilizzate.
Questo obiettivo è stato raggiunto (con un totale di 257 arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina).” (p.52)
Una delle “ragioni sconosciute” può essere che uno degli obiettivi dichiarati era di “catturare migranti irregolari ed ottenere informazioni rilevanti per gli scopi di intelligence ed investigazione”.
Il rapporto finale continua:
“L’esperienza di tutti gli agenti di polizia degli stati che hanno partecipato, la profonda conoscenza dei modus operandi usati dai migranti irregolari e delle principali rotte seguite dalle reti criminali per trasportare le persone da un paese all’altro, hanno permesso d’intercettare un gran numero di migranti e arrestare un totale di 257 persone per favoreggiamento.”
Cercando le risposte
Intanto, due membri del parlamento europeo hanno scritto una lettera aperta per criticare lo “scarica barile delle responsabilità” riguardo l’operazione, dopo che il consiglio europeo aveva affermato che le domande andavano sottoposte al governo italiano.
MOS MAIORUM è stata lanciata ad ottobre dalla presidenza italiana del consiglio europeo come “stabilito dalle precedenti presidenze europee” per coordinare le operazioni contro l’immigrazione irregolare.
Il report pubblicato è composto da una panoramica e dai commenti ad opera della presidenza italiana; una lunga sezione scritta da Frontex che ha a che fare soprattutto con la situazione ai confini dei vari stati membri, negli altri paesi e nei mari, prima dell’inizio di Mos Maiorum; e le conclusione da parte sia della presidenza che di Frontex.
I risultati dell’operazione sono stati presentati l’11 dicembre al gruppo di lavoro del Consiglio Europeo sulle frontiere, due diverse relazioni sono state presentate dalla presidenza italiana e da Frontex.
Il rilascio del report è datato 22 gennaio
Qui è possibile leggere la Relazione finale.