Pubblichiamo un comunicato dal sito del Coordinamento cittadino di lotta per la casa con la proposta di un presidio davanti al CIE romano per sabato mattina.
La nostra solidarietà va a Mohamed e tutti i ragazzi e le ragazze imprigionate.
Fuoco ai Cie.
“SABATO A PONTE GALERIA CHIUDERE I CIE
Venerdì scorso, durante l’ennesima vile retata poliziesca contro i migranti nelle strade di Roma, è stato prima fermato e poi recluso nel CIE di Ponte Galeria Mohamed, trovato senza documenti.
Questo ragazzo di origine maliana, che nel frattempo si è visto rifiutare la richiesta di asilo politico nonostante il suo sia un paese in guerra, vive e lotta come molti altri e altre nelle occupazioni abitative dei Movimenti. È quindi parte di quei percorsi collettivi che di fronte al presente di miseria e al futuro disperato che gli sfruttatori di questo mondo vogliono assicurarci, si organizzano con dignità per costruirsi un’esistenza libera e autodeterminata.
Dentro a quell’orribile lager Mohamed ha incontrato tanti e tante altre, colpevoli come lui soltanto di essere privi di documenti. Sappiamo bene come nei CIE siano negati anche i diritti e i bisogni più elementari, siano frequentissime le violenze e le intimidazioni, sia annullata la dignità umana. Pochi giorni fa un coraggioso tentativo di evasione collettiva è stato fermato e duramente represso, mentre continuano senza sosta le deportazioni al paese d’origine e le somministrazioni di psicofarmaci a chi prova ad alzare la testa.
In solidarietà con tutte le rivolte dei detenuti e delle detenute che hanno fatto chiudere diversi padiglioni dei CIE in questi anni, siamo contro la riapertura e qualsiasi tentativo di riforma di questi lager di stato.
Proponiamo quindi una mobilitazione al CIE di Ponte Galeria per sabato 19 luglio, per far sentire a Mohamed che chi lotta ha sempre compagni e compagne pronti a sostenerlo, e per portare la nostra voce solidale a tutte e tutti coloro che sono reclusi in quel luogo infame.
SABATO 19 LUGLIO
Appuntamento alle ore 9.30 alla stazione Ostiense per andare assieme
TUTTI LIBERI, TUTTE LIBERE”