Tradotto da Gettingthevoiceout
Belgio. Aggiornamento sugli scioperi della fame nei centri di detenzione.
3 Aprile 2015
Dopo il suicidio per impiccagione nel centro di detenzione di Merksplas e dopo l’annuncio di oggi da parte del pubblico ministero della morte per immolazione del giovane guineano avvenuta nella sede della Fedasil ( l’agenzia federale belga per i richiedenti asilo), è seguito un tentativo di sciopero della fame a Merksplas che è stato stroncato sul nascere dall’isolamento di una dozzina di ‘guastafeste’ ; tutti i detenuti del centro 127bis hanno iniziato uno sciopero della fame oggi, 3 aprile 2015.
http://www.gettingthevoiceout.org/we-will-never-say-it-enough-migration-policies-are-killeng-be-it-at-the-border-or-after/
Protestano per la libertà. Continuano a ripetere che nessuno può essere imprigionato senza processo e solo per un pezzo di carta. Denunciano il razzismo che sta prevalendo nel centro. Vogliono denunciare la detenzione di alcuni loro compagni gravemente malati che dovrebbero essere curati in un ospedale.
I prigionieri parlano di suicidarsi a loro volta, la rabbia è enorme. Alcuni lamentano la mancanza di accesso a un avvocato: gli assistenti sociali stanno intenzionalmente ritardando le procedure per farli rimanere senza mezzi di difesa in modo che, alla fine, non saranno in grado di evitare la deportazione. Diversi gruppi che sostengono gli immigrati privi di documenti sono in allerta e stanno organizzando manifestazioni a Bruxelles per protestare contro queste politiche migratorie omicide.
https://www.facebook.com/video.php?v=1633577076876008&set=vb.100006711939863&type=2&theater
4 Aprile 2015
Merksplas: vari detenuti posti in isolamento sono stati trasferiti in altri centri. Due di loro sono ancora in isolamento a Merksplas.
127bis: hanno interrotto il loro sciopero della fame a causa del lungo week-end di Pasqua. Molti incidenti e tensioni nel centro. Girava voce che questo sabato i giornalisti sarebbero venuti a parlare con loro durante l’orario in cui i detenuti erano nel cortile del centro. Hanno aspettato ma invano. La direzione del centro di detenzione sta indagando per trovare i “leaders ‘ della protesta.
7 Aprile 2015
Un sacco di chiamate dai centri di detenzione etnica. Molte persone sono state poste in isolamento, a volte per diversi giorni. Altre sono trasferite da un centro all’altro. Sono in corso intimidazioni e minacce. La soluzione per molti detenuti è quella di essere i più discreti possibile, di rimanere in silenzio e di aspettare impauriti. Tutti i centri sono pieni. Una manifestazione di centinaia di persone si è svolta a Bruxelles, in memoria dei due immigrati che sono morti a causa di queste politiche migratorie assassine.
Mostriamo la nostra solidarietà per tutti i prigionieri nei centri di detenzione!
L’articolo precedente sulla situazione nei centri di detenzione in Belgio:
http://hurriya.noblogs.org/post/2015/04/03/belgio-le-politiche-sullimmigrazione-uccidono-sia-alla-frontiera-che-nei-lager-etnici/