Francia: a Calais la polizia antisommossa usa i lacrimogeni contro i migranti

Come riporta il giornale inglese Daily Mail, mercoledi 6 Maggio la polizia antisommossa francese ha usato gas lacrimogeni a Calais per reprimere 300 migranti che tentavano di prendere d’assalto i camion che percorrevano l’autostrada , diretti al porto di Calais verso la Gran Bretagna.

Un contingente extra di quaranta poliziotti antisommossa sono stati dispiegati nel porto del canale, dopo che altre centinaia di migranti provenienti dall’Africa si sono aggiunti alle più di 2.000 persone presenti nel mega campo soprannominato ‘ Sangatte all’aperto’.

Tra 50 e 150 migranti, per lo più provenienti dall’Africa orientale, stanno arrivando ogni giorno a Calais dopo aver attraversato il Sahara e il Mediterraneo ed essere transitati per l’Italia.

DOUGAR (traduzione da Passeurs d’hospitalitès )

Dougar” è la parola usata dai sudanesi per indicare il rallentamento e l’arresto dei camion in autostrada, cioè un ingorgo.

Nascondersi dentro o sotto i camion è il modo migliore per passare il confine, il dougar è un’opportunità da non perdere, è senza contrabbandieri, è gratis.

In precedenza rari, questi ingorghi di traffico in pochi anni sono diventati frequenti , al punto che ci si chiede se non sia proprio l’aumento dei controlli a provocare gli ingorghi. In qualche modo il controllo uccide il controllo.

Dei gruppi di migranti si dirigono verso l’autostrada per accedere ai camion. La polizia antisommossa (CRS) cerca di fermarli e corre lungo l’ingorgo. Grida, gas lacrimogeni , manganelli, questa situazione di tensione è diventata il principale luogo di violenza della polizia, con violenza gratuita quando i migranti vengono trovati nei camion.

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DOPO IL DOUGAR ( traduzione da Passeurs d’hospitalitès )

Erano un gruppo di circa venti. Il Dougar, l’ingorgo durante il quale hanno cercato fortuna, ha portato due terzi di loro in Inghilterra. Quelli che sono rimasti hanno volti sorridenti e l’esempio dei loro compagni che sono riusciti a passare li riempe di energia. Non tutti, uno di quelli che sono rimasti indietro e i cui amici sono riusciti a passare, ha l’aria smarrita.

Condividiamo il pasto. I segni della fatica sono palpabili. Uno dice “di solito a una giornata di dougar segue un giorno di riposo, un giorno di dougar, di nuovo riposo. Tre giorni di dougar consecutivi, non va bene. Tre giorni di tensione, di sforzo, di speranza frustata quando i cani degli ultimi controlli britannici li scoprono dentro ai camion.

Ma durante tutto il pasto parlano di camion e attraversamento. Immobilizzati dalla fatica e dalla speranza.

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