Lo sporco accordo è iniziato: 200 migranti deportati dalla Grecia alla Turchia

Articolo tradotto da Rabble

Agenti di Frontex con mascherine e fascia al braccio

Agenti di Frontex con mascherine e fascia al braccio

Stamattina le autorità di Europa e Grecia hanno iniziato le loro deportazioni di massa di migranti verso la Turchia. Due traghetti privati turchi, noleggiati dalle forze di polizia dell’Unione di frontiera europea, Frontex, scortavano le persone dalle isole di Lesbos e Chios al porto turco di Dikili.

Lo stato greco ha detto che la maggior parte dei prigionieri viene da Pakistan e Afghanistan, gli altri deportati invece da Iran, Siria, Sri Lanka, Somalia e altre nazionalità. Il governo umanitario della sinistra greca dice che i 2 siriani si sono “offerti volontari” per andare via, ma non dice niente di simile per quanto riguarda gli altri. 

Le foto mostrano che c’è un criminale di Frontex a scortare ogni prigioniero sull’imbarcazione. La maggior parte delle guardie di Frontex indossa una mascherina.

Se riuscite a sopportarlo, questo video, girato dall’interno del campo di detenzione di Vial a Chios, dà un assaggio della violenza iniziale della deportazione, appena la polizia circonda un gruppo di afghani deportati.

Dal lato turco, riferiscono che i deportati sono stati mandati direttamente da Dikili a un altro campo di detenzione vicino al confine bulgaro. Da lì, le persone saranno smistate in altri campi (secondo lo stato turco) o deportati di nuovo nei loro paesi d’origine.

Negli ultimi giorni, la polizia è arrivata nelle isole greche di Lesbo e Chios da vari stati europei, dato che le autorità di Syriza si lamentavano di non avere abbastanza agenti antisommossa per mettere in sicurezza i campi di prigionia e i porti e reprimere le proteste. Apparentemente adesso ci sono poliziotti dalla Francia (sia polizia antisommossa sia gendarmeria mobile), Portogallo, Croazia, Romania e altri stati. 

Altrove in Turchia, “terzo paese sicuro”, continuano pesanti scontri tra le forze turche e quelle kurde, con il YPS kurdo che annuncia di aver distrutto un tank turco oggi a Gever.

Nel nord della Grecia, questo pomeriggio migranti e altre persone hanno bloccato l’autostrada E75 a 3km dal confine macedone che non possono attraversare, lasciando file di camion e traffico dietro. 

Infine, citiamo un appello pubblicato oggi su “325”  firmato da “alcuni anarchici”:

“4 aprile 2016

Oggi, sull’isola di Lesbo, in Grecia, nella prima bella giornata del 2016, è partita la macchina delle deportazioni che rispedisce i migranti in Turchia. Stamattina un traghetto ha lasciato la Turchia con due centinaia di migranti a bordo, questo pomeriggio accadrà lo stesso, e questo si repeterà da qui in poi.

Frontex ha iniziato a mandare i nostri compagni all’inferno. 

I NOSTRI CUORI SONO INFUOCATI!

Iniziamo a bruciare Frontex, la polizia, i militari e chi è al potere! Riduciamo in cenere la macchina delle deportazioni!”

Un traghetto usato per la deportazione

Un traghetto usato per la deportazione

Agenti di Frontex sul bus che li riporta in albergo dopo una dura giornata di lavoro

Agenti di Frontex sul bus che li riporta in albergo dopo una dura giornata di lavoro

Il campo di Dikili

Il campo di Dikili

Blocchi nei pressi del confine macedone

Blocchi nei pressi del confine macedone

Scene di guerra nel Kurdistan turco

Scene di guerra nel Kurdistan turco

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