Egitto – Processi del 30 dicembre: Mahienour e Moatasem condannati a 2 anni. Alaa dovrà risarcire 1 milione di ghinee.

Il 30 dicembre 2017 la compagna Mahienour e Moatasem sono stati condannati da un giudice di Alessandria a 2 anni di carcere per aver preso parte il 14 giugno 2017 a un presidio non autorizzato ad Alessandria contro la ratifica della cessione delle isole Tiran e Sanafir all’Arabia Saudita. Insieme a loro, Asmaa Naeim,Waleed El Amary e Ziad Abo El Fadl sono stati condannati a 3 anni in contumacia. Le/i cinque imputatx sono statx condannatx per reati previsti dalla legge anti protesta del 2013 e vanno da “teppismo” a “protesta non autorizzata” a “insulto al Presidente della Repubblica”, l’appello è fissato per il 13 gennaio.

Dopo la sentenza i/le solidali che si erano radunati di fronte al tribunale urlando slogan contro la sentenza e un processo farsa sono state attaccate dalle guardie avvelenate che sono riuscite a catturarne 3. Mustafa, Haitham e Muhammad sono stati picchiati e portati in commissariato. Il 2 gennaio sono stati trasferiti di fronte alla corte della Sicurezza Nazionale d’Urgenza che ha spostato la sentenza di una settimana per raccogliere le prove. I tre sono accusati in base a reati previsti dalla legge anti protesta del 2013 (teppismo, manifestazione non organizzata, intralcio al traffico).

Sempre il 30 dicembre Alaa Abdel Fattah è stato condannato in un altro processo al Cairo a pagare una cauzione di 30000 ghinee (1500 euro) per “offesa al sistema giudiziario”. Inoltre, insieme ad altri venti imputati dovrà pagare un risarcimento di un milione di ghinee egiziane (50000 euro) per aver insultato il capo del Club dei Giudici all’epoca della presidenza di Morsi. Alcuni degli imputati sono stati invece condannati a 3 anni di carcere (la sentenza è appellabile in Cassazione).

Alaa sta scontando da più di 3 anni e mezzo una pena di 5 anni a cui sono da aggiungere altri 5 di rientro notturno al commissariato. Lo scorso ottobre la Cassazione ha confermato la pena inflitta per reati connessi alla legge anti protesta relativi a una manifestazione NoMilTrials del novembre 2013.

L’altro processo tenutosi il 30 ad Alessandria e che vedeva imputato l’avvocato Muhammad Ramadan (tra l’altro legale di Mahienour) è stato, invece, spostato al 10 gennaio. L’avvocato è accusato di offesa al presidente e di aver pubblicato false notizie su facebook.

Libertà per Mahienour e Moatasem.

Libertà per tutte e tutti dalle gabbie del regime.

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