Traduzione da: Tras la manta
Nel pomeriggio di ieri con il pretesto della “sicurezza” la Guardia Urbana (la polizia municipale di Barcellona ndt.) ed il Mossos de Escuadra (la polizia dello stato della Catalogna ndt.) hanno condotto una grande retata per arrestare, confiscare e multare i venditori ambulanti in Piazza Catalogna.
Alla luce di quanto accaduto il Sindacato popolare dei venditori ambulanti respinge con fermezza l’uso della polizia e le misure repressive da parte della Generalitat catalana e del Comune di Barcellona, che generano solo dolore, persecuzione e carcere per le nostre compagne e compagni che cercano solo di guadagnarsi la vita nel modo più dignitoso.
Ribadiamo, come in tutte le altre occasioni, che non siamo delinquenti, né ladri, né criminali, né violenti, che è come veniamo descritti dai media mainstream e dalle diverse amministrazioni, che sempre si mettono d’accordo per perseguitarci, in questo non hanno differenze.
Inoltre, anche se i media non lo raccontano, dobbiamo segnalare che queste operazioni sono sempre all’insegna di abusi, maltrattamenti e razzismo da parte degli agenti di polizia, che da molti anni hanno accettato l’idea che non siamo persone o esseri umani con dei diritti, e di conseguenza ci trattano come animali.
In questo momento stiamo raccogliendo informazioni dai nostri compagni per avere maggiori dettagli sul danno provocato.
D’altra parte rifiutiamo pubblicamente l’uso politico dei venditori ambulanti da parte sia della destra che della sinistra, per cercare di ottenere voti alle prossime elezioni, crediamo che sia immorale e non etico strumentalizzare i migranti poveri per i loro fini elettorali o per le loro lotte di potere, dove quelli che ci perdono siamo sempre noi, non lo permetteremo e lo denunciamo ogni giorno.
Né il Comune né il governo della Catalogna hanno ascoltato o preso in considerazione le nostre proposte per dare vere soluzioni alla vendita ambulante, usano solo la forza e il discredito per giustificare la loro mancanza di volontà politica di fornire soluzioni o alternative.
Sappiamo perfettamente che quando i media iniziano con le loro campagne razziste nei nostri confronti, quello che ne deriva è che le amministrazioni portano avanti queste operazioni per dimostrare chi ha la mano più dura e ferma contro di noi.
Infine, invitiamo la società civile, gli abitanti dei quartieri, i gruppi, le organizzazioni, a non consentire queste politiche di pulizia sociale, che in questi mesi di campagna elettorale si rafforzeranno, per eliminare i poveri da questa città e per poter star tranquilli con i grandi signori del denaro, della speculazione e del turismo, che sono coloro che continuano a comandare a Barcellona.
Sopravvivere non è un reato.
Cacciare i banchieri e non gli ambulanti.