In Francia è stata lanciata una mobilitazione per manifestare in tutto il paese davanti ai CRA, i centri di detenzione per le persone immigrate, sabato 22 giugno.
Sono previste iniziative a Parigi, Rennes, Sète, Tolosa, Rouen, Marsiglia e in altre città dove hanno sede i 22 lager per migranti chiamati CRA.
Di seguito la traduzione della convocazione del presidio di Parigi.
Traduzione da: A bas les CRA
Presidio contro i rastrellamenti, i lager per migranti (CRA) e le frontiere, sabato 22 giugno alle 15, place de la Chapelle (Parigi)
Nel momento in cui il centro di detenzione per persone straniere di Saint-Jacques-de-la-Lande, vicino Rennes, vive la seconda rivolta collettiva da gennaio, scoppiata al momento di un’espulsione forzata in occasione di un volo segreto (una decina di detenuti hanno bruciato dei materassi, facendo diminuire di 15 posti la capienza del CRA), il collettivo di sostegno alle persone senza documenti di Rennes propone di manifestare simultaneamente contro tutti i centri di detenzioni amministrativa (CRA) di Francia, sabato 22 giugno. Questa data corrisponde anche all’anniversario dell’incendio del CRA di Vincennes nel 2008, conseguenza di una rivolta collettiva scoppiata in seguito alla morte di un detenuto. Poiché queste rivolte mandano in fumo dei posti nei CRA, rallentando la macchina delle espulsioni, noi rilanciamo l’appello a sostenerle.
A Parigi ci ritroviamo in piazza de La Chapelle, lì dove dei rastrellamenti e dei controlli di polizia sono quotidiani per centinaia di sans-papiers, come avvenuto durante la manifestazione Stop Dublin del 25 maggio scorso (almeno 9 persone fermate, di cui 3 finite in un CRA). Questi rastrellamenti portano all’arresto delle persone in un CRA. In queste prigioni per persone straniere lo Stato ammassa chi non ha i giusti documenti, al fine di averle sottomano per poterle deportare. Privazione della libertà, angoscia dell’espulsione, manganelli che regolarmente bastonano o umiliano in conformità al ruolo delle guardie, tentativi di espulsione, videosorveglianza, controlli, perquisizioni, confisca dei telefoni, difficoltà di fare ricorso, essere legatx o incappuciatx al momento delle espulsioni, non essere messi al corrente dell’espulsione, essere svegliatx e imbarcatx in piena notte, essere passibili di imprigionamento in caso di resistenza: ecco l’insieme delle violenze subite da chi non ha i documenti giusti.
Noi sosteniamo le rivolte all’interno dei CRA, come quelle recenti a Vincennes e Mesnil-Amelot (sciopero della fame, resistenze collettive contro le espulsioni, rifiuto di ritornare nelle strutture, incendi, ecc.) e ci organizziamo contro queste galere. Noi mandiamo la nostra solidarietà alle e ai detenutx e alle/ai rivoltosx di fronte alla repressione : in seguito all’ultima rivolta a Rennes, due detenuti sono stati condannati a due anni di prigione, due altri a un anno e uno a un anno e sette mesi. Il CRA li ha portati alla prigione, la prigione li porterà al CRA.
Contro i rastrellamenti e le deportazioni!
Contro i CRA e le frontiere!
Contro tutte le detenzioni!
Sosteniamo le resistenze delle e dei sans-papiers di fronte alla violenza e al razzismo di Stato!