Foggia – Resistenze agli sgomberi a Borgo Mezzanone e San Severo

Negli ultimi due giorni le persone che vivono e lavorano nell’insediamento di Borgo Mezzanone e nella struttura denominata Arena a San Severo, sono in lotta contro gli sgomberi. Nell’esprimere la nostra incondizionata e massima solidarietà a loro e alle rete Campagna in lotta, riportiamo di seguito la cronaca degli ultimi avvenimenti.

Fonte: Campagne in lotta

11 luglio

GLI ABITANTI DI BORGO MEZZANONE SI OPPONGONO ALL’ENNESIMO SGOMBERO

Questa mattina la polizia si è presentata in forze presso l’insediamento di Borgo Mezzanone, con l’intenzione di demolire una quarantina di baracche. Alle persone private della propria abitazione è stato detto che verranno ricollocate all’interno di Casa Sankara e presso l’Arena, a San Severo (stabile che si è annunciato di voler sgomberare a breve per installarci una caserma della guardia di finanza). Oltre alle case, la polizia ha tentato di abbattere uno dei bagni dell’insediamento. A questa ennesima privazione delle più basilari necessità la gente si è arrampicata sul tetto della struttura e si è disposta intorno alle ruspe, bloccandone l’azione.
Questo è un video filmato poco fa sulla pista, prima della carica della polizia contro gli abitanti in protesta. Alla resistenza delle persone che non vogliono le proprie case distrutte, le forze dell’ordine hanno reagito picchiando, lanciando gas lacrimogeni e allontanando i solidali.

BORGO MEZZANONE: LE RUSPE SE NE VANNO, LA RABBIA RESTA.

L’operazione di sgombero di oggi è finita: 40 case sono state distrutte, le persone che vi abitavano, principalmente donne, sono rimaste senza un tetto, e le forze dell’ordine si sono ritirate dopo aver attaccato gli e le abitanti che opponevano resistenza con violente cariche e il lancio di decine di lacrimogeni. Grazie alla resistenza delle persone i bagni non sono stati distrutti, ma il vuoto e le macerie che si sono lasciate dietro le ruspe sono un chiaro segno che le operazioni di sgombero continueranno.
Nel frattempo, dov’erano i sindacati e le associazioni della nuova “Rete dei diritti”?
Tutti, Cgil in testa, hanno prima tentato di convincere le persone alla calma, e poi, capita l’impossibilità di avere un ruolo di intermediari della giornata, hanno abbandonato la pista e hanno lasciato le persone sole, ancora una volta.
L’enorme resistenza di questa giornata ci dimostra che i più ricattabili sono anche i più forti. Senza alternative reali e condivise la resistenza continua e speriamo che anche la solidarietà concreta possa crescere. Come gridavano le persone dai tetti oggi: “se non abbiamo soluzioni noi da qui non ce ne andiamo!”

 

Audio delle corrispondenze di un lavoratore che vive a Borgo Mezzanone, con Radio Onda Rossa e Radio Onda d’Urto

12 luglio

In questo momento un centinaio di persone dall’Arena si sono radunate sotto il comune di San Severo per protestare contro lo sgombero della struttura dove vivono. A chi abita all’Arena infatti è stata data come unica opzione quella di andare a vivere in tende a Casa Sankarà. Dopo la grande giornata di lotta di ieri a Borgo Mezzanone, siamo qui ancora una volta per dire NO AGLI SGOMBERI SENZA ALTERNATIVA. Non andremo via di qui prima di ottenere risposte. Seguono aggiornamenti.

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