Le voci delle persone imprigionate nel CPR di Torino

Fonte: Radio Blackout

Abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi di poter registrare la loro voce e raccontarci ciò che sta accadendo all’interno della prigione per senza documenti di corso Brunelleschi.

Di seguito alcune estratti e l’audio completo.

“Le mascherine ce le hanno date il 17 aprile, e basta, e senza cambiarle. Senza neanche il disinfettante per le mani che è previsto dalla legge. Quello non l’abbiamo mai visto qui“

“Amico la situazione è drammatica. La sanità quasi non c’è proprio. Da mangiare fa schifo, e questo è l’importante. E poi la gente qui non è che hanno fatto reati fuori. Se non hai il permesso di soggiorno mi porti qui, fai sei mesi gratis. Anzi, c’è gente che è la terza volta che li portano qua “
“Io sono andato direttamente a chiedere i miei documenti, non ho fatto niente di male, e mi hanno bloccato. Come ti senti? Non so neanch’io, dovrei fare sei mesi qua, se mi togli mezzo anno della vita non è facile.”

“E’ troppo brutto qua, troppo brutto. La situazione è brutta sai. Il mangiare è tutto asciutto, tutto brutto. La pulizia, non è pulito. Poi se uno ha mal di denti, non lo cacano neanche, lo lasciano lì a morire. La medicina: non c’è un dottore, questo qua è solo uno psichiatra, quello che vuole è che tutti dormono, tutti con la bocca aperta, tutti, come dire, pazzi. Loro non sono pazzi però li fanno diventare pazzi. Stai come un animale, così, con la bocca aperta capisci. Io non li uso, per quello sono sveglio, ma agli altri li danno a tutti. Tutti dormono poverini, tutti come animali qua, anzi peggio degli animali. Ci sono carabinieri, polizia, ma non c’è nessuno che si interessa a vedere noi come stiamo, niente, nessuno ti caga”.

“Questa è giustizia? Questa è l’Europa? Ti dicono “il terzo mondo”. È qua il terzo mondo! Finché questa mentalità c’è ancora, è questo il razzismo, davvero. Io non capisco che significava razzismo quando stavo nel mio paese, l’ho capito qua che significa razzismo”.

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